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Un grande allenatore di basket serbo (allora si diceva jugoslavo) degli anni ’70, Aza Nikolić, usava dire: “Hai fatto come mucca che riempie secchio di latte e poi gli dà un calcio”, per cazziare il giocatore che aveva fatto le cose più difficili per poi sbagliare un canestro già fatto. Come l’Italia di questi tempi col governo Draghi. Grande tovarišč Giuseppi: intransigente, imprevedibile, cazzuto, mi spezzo ma non mi piego, muoia Sansone con tutti i Filistei: un vero leader… Cosa sarà mai la crisi di governo rispetto al pericolo di avere un inceneritore a Roma? Il difficile sarà farlo capire

Gente che entra, gente che esce. Le porte girevoli fra la politica e il palcoscenico sono sempre in funzione: comici e attori che diventano leader politici (Reagan, Schwarzenegger, Grillo, Zelenskyj) e politici che potrebbero avere una grande carriera nel rutilante mondo di nani e ballerine. Boris Johnson, ad esempio: il biondo ci mancherà. Magari non il massimo come politico, ma senza dubbio simpatico e trasgressivo, fuori dalle righe, irriverente, di sicuro un elemento di rottura. Del resto, ha portato a termine la rottura più clamorosa degli ultimi anni, quella fra Regno Unito ed Europa: la

Certo che in questi ultimi due anni non ci siamo fatti mancare niente, sembra davvero che le piaghe bibliche si stiano riversando sul nostro povero mondo. Pandemia, guerra, carestia, siccità, cavallette e speriamo che sia tutto. Anche se chiodo scaccia chiodo, per cui con l’invasione dell’Ucraina sembra che il coronavirus sia ormai un ricordo sbiadito, a volte ritornano: capita di leggere che i contagi stiano crescendo a ritmo vertiginoso. Vuoi vedere che in autunno torneremo a green pass, mascherine e lockdown? Anche se molto meno pericoloso, sembra che il nuovo virus abbia tuttavia una forte

Una tristezza infinita apprendere che l’America dei nostri sogni di quando eravamo ragazzi, quella di Camelot e del grande basket, la terra della libertà e delle opportunità, della protesta contro la guerra in Vietnam, di Hollywood e della musica della West Coast, sta cedendo al suo ventre molle reazionario e guerrafondaio. La sostanziale abolizione della legge che consentiva l’aborto (lasciando ai singoli stati la libertà di vessare e umiliare le donne), la difficoltà a limitare l’acquisto libero e l’uso indiscriminato delle armi per difendersi (contro le sparatorie nelle scuole armiamo i

L’onda di calore (e la totale mancanza di vento) che ci ha investito in questa estate precoce è forse inattesa ma tutto sommato non inusuale, un po’ come l’onda anomala che molti temono sui mercati. A ben vedere, però, non si tratta di niente di strano. Dopo decine d’anni di inflazione nulla o molto bassa, la tigre dei prezzi ha ricominciato a correre, e la situazione economica, dopo il recupero dalla pandemia, rallenta un po’ dappertutto. Quali siano le cause è materia per studiosi, a noi navigatori tocca piuttosto capire cosa fare per riportare la nave in porto. I mercati stanno palesemente

Mai come di questi tempi è necessario saper cambiare rotta quando il vento muta direzione: lo sanno bene gli investitori, alle prese con le discese ardite e le risalite dei mercati. Tanto tuonò che piovve: alla fine la BCE ha seppellito l’era Draghi per imboccare con tono deciso e minaccioso la strada del rigore, sotto la spinta dei falchi che invocano sangue, sudore e lacrime. E allora avanti con l’aumento dei tassi e basta con gli acquisti di titoli per aumentare la moneta in circolazione. Non siamo qui per chiudere gli spread, così parlò Christine. E lo spread si è spalancato. Brutta

Sicuramente al Nostromo sfugge qualcosa, ma per quanto si sforzi non riesce a capire l’ostinazione con cui c’è sempre qualcuno che organizza la raccolta di firme e tutti gli adempimenti connessi per far indire referendum che non hanno alcuna probabilità di raggiungere il quorum. Non che gli argomenti trattati (in questo caso lo strapotere della casta giudiziaria) non siano importanti, ma come pensare che l’italiano medio rinunci a un weekend di questo caldo inizio estate per restare a votare su qualcosa per cui paga profumatamente un esercito di parlamentari? Si trattasse, per dire, dell

Saper prevedere il futuro certamente aiuta per gestire in modo profittevole un’azienda. Per questo chapeau all’azienda farmaceutica “Siga Technology Netherland BV” che, dopo una inusualmente rapida sperimentazione del farmaco chiamato tecovirimat, ha ottenuto dall’AIFA il riconoscimento in Gazzetta Ufficiale del 12 aprile 2022. Il farmaco è attualmente l’unico in grado di curare il vaiolo delle scimmie che, combinazione, trascorso neanche un mese dal decreto, ha cominciato ad essere segnalato dopo che la terribile malattia era stata considerata eradicata dal 1980. Come dire: visto che ormai

I vecchi agenti e frequentatori della sala borsa usavano dire “sell in may and run away”, intendendo consigliare di liquidare il portafoglio azionario proprio in questo periodo di primi tepori primaverili, quest’anno piuttosto di estate precoce. Normalmente, infatti, dopo la diffusione dei dati di bilancio e in concomitanza della distribuzione dei dividendi, i corsi subiscono una netta flessione; e questo andamento sembra consigliato dall’osservazione dei dati empirici e della statistica. Meglio dunque farsi trovare liquidi per approfittare dei successivi rimbalzi: un po’ quello che il

Il grande Galileo diceva che è meglio una piccola verità che una grande bugia. Buon per lui che non ha vissuto ai tempi dei social e di internet, altrimenti avrebbe sprecato tutto il tempo a difendersi dalle false informazioni, dalle fake news e dalle menzogne diffuse ad arte a vario titolo. Scoprire le piccole verità nel mare di bugie che ci circonda è diventato quasi un mestiere, come dimostra la vicenda di Twitter. L’acquisizione più clamorosa di questo secolo, quella dell’uccellino cinguettante da parte di Elon Musk, è bloccata perché sembra che gli account di spam/fake degli utenti siano