L’operazione ha profili industriali interessanti, e riporta la banca senese al centro dei giochi. Ma il prezzo è inadeguato e se non verrà rilanciato l’OPS è destinata a fallire.
Così com’è stata presentata l’offerta non avrà successo, perché il prezzo offerto non è allettante per gli azionisti. L’operazione prometterebbe sinergie complessive di oltre 1 miliardo all’anno, che Unicredit avrebbe tutte le capacità di realizzare.
Anno strepitoso per chi ha investito in azioni USA, nonostante le incertezze preelettorali e la geopolitica. L’economia USA va meglio delle previsioni, la disoccupazione in pratica non esiste e l’inflazione – almeno per ora – sembra debellata. Eppure, necessaria anche ora la prudenza
La Germania ha un concetto bizzarro dell’Unione Europea: facciamo i rigidi solo finché non si toccano i suoi interessi, come quello di mantenere il potere su Commerzbank, un istituto bollito che con Unicredit avrebbe l’occasione per creare ricchezza, dopo 15 anni di palude
In crescita finanziari, petroliferi e società con mercato domestico; in calo tutti i titoli esposti con la Cina. Effetti anche sull’Europa: crescono i settori legati alla difesa, ma i probabili dazi porteranno un calo del PIL del 2%.
La prima società che supera il trilione di capitalizzazione di borsa in otto mesi, e ancora non accenna a scendere. È l’indicatore più attendibile degli effetti dell’intelligenza artificiale sul mercato borsistico.
I fattori di rischio anomalo per l’investimento in criptovalute ci sono ancora, ma il fatto nuovo dell’approvazione di 11 ETF “fisici” sul Bitcoin è oggettivamente rilevante. Prepariamoci a un’impennata delle cripto, ma non facciamoci prendere dalla frenesia
Si allungano i tempi della recessione, mentre la guerra in Medioriente potrebbe innescare la ripresa dell’inflazione. I mercati azionari, dopo tre buoni trimestri, dovrebbero reggere mentre è ancora presto per le obbligazioni a lunga scadenza.
La recessione si è allontanata, ma arriverà. Le autorità monetarie continuano ad essere restrittive, mentre gli analisti si aspettano che molli la presa. Intanto i mercati reggono e offrono buone opportunità in chiave tattica
Anche se le banche centrali dichiarano di voler proseguire la politica restrittiva, e l’inflazione è ancora sostenuta, i mercati cominciano a pensare che i tassi possano stabilizzarsi. Pesano i timori per la recessione e per le crisi bancarie che ancora spaventano
