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I dati “soft”, quelli che descrivono il sentiment e le aspettative, sono negativi, mentre quelli “hard” (PIL, inflazione, investimenti) si mostrano ancora resilienti. Cosa fare per tutelare il portafoglio

Il sentiment degli investitori è drasticamente cambiato. Le stime del PIL negli Stati Uniti sono riviste al ribasso, l’inflazione ha ripreso a crescere come pure la disoccupazione. E il crollo dei prezzi, in un paese in cui tutti investono in azioni, riduce la ricchezza e provoca il rallentamento dei consumi

Anno strepitoso per chi ha investito in azioni USA, nonostante le incertezze preelettorali e la geopolitica. L’economia USA va meglio delle previsioni, la disoccupazione in pratica non esiste e l’inflazione – almeno per ora – sembra debellata. Eppure, necessaria anche ora la prudenza

Il turismo dilagante e invadente del dopo pandemia rende difficile la vita ai residenti dei luoghi visitati, e fa aumentare i prezzi. Ma aiuta l’economia e, alla lunga, migliora il livello di cultura generale.

In crescita finanziari, petroliferi e società con mercato domestico; in calo tutti i titoli esposti con la Cina. Effetti anche sull’Europa: crescono i settori legati alla difesa, ma i probabili dazi porteranno un calo del PIL del 2%.

Il mercato azionario sembra insensibile a geopolitica e disastri vari: la teoria non ci aiuta a capire perché, eppure sembra proprio che ci sarà un atterraggio, anche se alcuni prevedono il” no landing”