Luglio 2024

AVVISO AI NAVIGANTI - SCOMUNICHE E CONDANNE
On
Marco Parlangeli Dom, 07/07/2024 - 15:37
.condanna

Il caposquadra del putinismo del mondo, borioso e antipatico, questa volta ha ragione. Condannato senza appello dall’euroburocrate Charles Michel, scomunicato come un qualsiasi Monsignor Viganò, additato al pubblico ludibrio per aver osato parlare col mostro, questa volta Orban è nel giusto. Se non si prova, se non ci si parla, se non si fa di tutto per cercare la pace, anche a rischio di fare figure marroni, questa da sola non arriva. Condannato senza appello (dalle urne) anche l’ormai ex premier inglese, e pure il giovanotto francese di belle speranze ne ha buscate un bel po’. Per non

AVVISO AI NAVIGANTI - COMPAGN* DONALD

.shooting

Addavenì Baffon*: sarebbe curioso chiedere ai vecchi militanti duri e puri cosa avrebbero pensato del nuovo corso del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, proprio quello che andavano a distribuire porta a porta la domenica mattina. Ammesso e non concesso che ci fosse qualcuno in grado di spiegare a questi prodi portatori di falce e martello che il mondo non è banalmente diviso in maschi e femmine, ma in una serie di generi diversi, una volta che ci si liberi dai condizionamenti culturali che ci opprimono. Anche il biondo tycoon, dall’altra parte dell’Oceano, si è esibito nell’ostensione del

AVVISO AI NAVIGANTI - EXIT STRATEGY

.exit strategy

Come cantava Mina qualche decennio fa: l’importante è finire. Trovare una exit strategy decorosa sembra il tema di questi giorni. Il più assillato è sicuramente il povero Joe Biden, il cui ritiro è ormai certo, manca solo il quando e il come. Altrettanto certo è che se il suo posto viene preso dalla attuale vice, la strada per Trump sarà davvero spianata. L’unica che potrebbe risalire la china è Michelle Obama, e forse l’intervento di Barak - che si è unito al coro di “Joe, molla il testimone” - potrebbe essere un sintomo di ripensamento. Comunque sia, povera America. Ma anche il cattivo del

AVVISO AI NAVIGANTI - LA POLVERE DI PARIGI SOTTO IL TAPPETO OLIMPICO

sotto il tappeto

La cosa più oscena non è neppure la violenta speculazione edilizia, che ha svuotato appartamenti magari fatiscenti o decrepiti, ma centrali e abitati da generazioni di poco abbienti e, con la scusa di doverli utilizzare per gli atleti, li trasformerà in lussuosi bi-tri locali in zone residenziali a 7.000 euro al metro quadro. In fondo, quello è business, anche se senza scrupoli. La cosa più ributtante è la deportazione di poveri, neri, clochard e varia umanità dalle strade di Parigi, affinché il popolo felice che assiste alle Olimpiadi non sia turbato dalla cruda visione dell’indigenza