AVVISO AI NAVIGANTI - LA POLVERE DI PARIGI SOTTO IL TAPPETO OLIMPICO
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La cosa più oscena non è neppure la violenta speculazione edilizia, che ha svuotato appartamenti magari fatiscenti o decrepiti, ma centrali e abitati da generazioni di poco abbienti e, con la scusa di doverli utilizzare per gli atleti, li trasformerà in lussuosi bi-tri locali in zone residenziali a 7.000 euro al metro quadro. In fondo, quello è business, anche se senza scrupoli. La cosa più ributtante è la deportazione di poveri, neri, clochard e varia umanità dalle strade di Parigi, affinché il popolo felice che assiste alle Olimpiadi non sia turbato dalla cruda visione dell’indigenza.
Sparita la foglia di fico del dilettantismo, le Olimpiadi sono ormai diventate uno spettacolo-business a tutti gli effetti. L’importante non è partecipare, come diceva il povero De Coubertin (che peraltro considerava indecente lo spettacolo se vi avessero partecipato le donne), e neppure vincere. L’importante è fare soldi, tanti soldi, il più possibile e in qualunque modo. La favolina dell’amicizia e della pace olimpica è una presa per il culo. Fate pure tutti i soldi che volete, ma lasciateci guardare in pace le gare, come un Super Bowl, un playoff NBA o una finale di Champions League qualsiasi.
E chi vuol fare soldi, cerchi di stare lontano dalla borsa per il mese di agosto. Tanta volatilità, prezzi ancora alti e instabilità geopolitica á gogo. Meglio farsi trovare liquidi e pronti alla ripresa autunnale. Ora è tempo di ripararsi dal caldo e di godersi il mare (per chi può).
IL NOSTROMO
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