Come cantava Mina qualche decennio fa: l’importante è finire. Trovare una exit strategy decorosa sembra il tema di questi giorni. Il più assillato è sicuramente il povero Joe Biden, il cui ritiro è ormai certo, manca solo il quando e il come. Altrettanto certo è che se il suo posto viene preso dalla attuale vice, la strada per Trump sarà davvero spianata. L’unica che potrebbe risalire la china è Michelle Obama, e forse l’intervento di Barak - che si è unito al coro di “Joe, molla il testimone” - potrebbe essere un sintomo di ripensamento. Comunque sia, povera America. Ma anche il cattivo del
Accanirsi a restare sulla scena a tutti i costi senza rendersi conto che il nostro tempo è passato provoca imbarazzo, tristezza e compassione negli altri, esponendosi spesso al ridicolo e alla derisione. Come le vecchie star che si ostinano ad esibirsi in condizioni inguardabili, il povero Joe Biden dovrebbe prendere atto che è tempo di farsi da parte. L’ombra del biondo incombe, è vero, ma qualche mese di tempo c’è ancora per organizzare una campagna elettorale decente per Michelle Obama. Ormai è chiaro a tutti, meno che a lui. L’America è mesa davvero male di questi tempi, e la posta in