Chi di vaffa ferisce, di vaffa perisce. Ritrovarsi a chiedere di rifare le votazioni del Movimento 5 stelle, sperando che chi ha votato no, questa volta non partecipi alla consultazione, facendo così mancare il quorum, è la dimostrazione – se ce ne fosse bisogno – che la vicenda politica di Grillo è ormai arrivata all’ultima slide. Visto da fuori, il tentativo di restare aggrappato alla ricca prebenda di trecentomila euroni che si era fatto assegnare dagli ex sodali è patetico e sa di contrappasso dantesco.

Chi era riuscito a dare robuste (ma non decisive) spallate al vecchio sistema basato su privilegi e comode rendite di posizione, ora la spallata se l’è presa in pieno. Ci vorrebbe un minimo di dignità per capire quando the game is over, e farsi da parte in silenzio. È invece è sempre lì, nella presunzione che il mondo non possa farne a meno.

Purtroppo, invece, tutto passa. E speriamo che non sia ancora il momento di passare per la lunga fase bullish dei mercati azionari, anche se prima o poi la festa finirà. Sarà bene, per allora, che chi investe si faccia trovare pronto, per evitare di prendersi anche lui una bella spallata: anche qui il contrappasso potrebbe fare molto male. Per questo, cominciamo a portare a casa un po’ di ciccia, prima che sia troppo tardi.

IL NOSTROMO