Nella discutibile elezione allo scranno dell’Europarlamento della manganellatrice in terra magiara, almeno un aspetto positivo c’è: ora che farà (un bel po’) di grano, potrà finalmente pagare l’affitto di 90.000 Euro di cui è debitrice all’ALER Milano (l’agenzia residenziale lombarda, quella delle case popolari) per aver occupato abusivamente un appartamento sui Navigli.  Non a Quarto Oggiaro o al Giambellino, si badi bene, ma nella zona se non più esclusiva, sicuramente più affascinante e ricca di suggestione di Milano. Perché proletari va bene, ma non bisogna esagerare.

Del resto, che il pauperismo (o anche la sobrietà) sia fuori moda, è di tutta evidenza in tempi di G7 in terra di Puglia, in resort super lusso e con chef stellati. Che i potenti dell’Occidente terra siano a proprio agio mentre discutono dei massimi sistemi, è un bene; resta da capire a cosa serve se poi le guerre non accennano a diminuire. Parlarsi fra simili, mangiare alla grande (anche se qualcuno ha chiesto un hamburger), godere il clima e la bellezza del Salento: tutto giusto e piacevole, ma completamente inutile. Compresa la lectio magistralis di Francesco sull’intelligenza artificiale. Poi ci spiegheranno che invece è stato un grande successo, e magari crederanno di averci convinti, tanto qui ormai ci beviamo di tutto.

In fondo l’economia mondiale non va poi così male, dopo i tempi difficili della pandemia la ripresa c’è stata, la politica monetaria ha secondo alcuni sapientemente gestito l’impennata dell’inflazione (secondo altri, invece, dopo averla creata, si è inutilmente e ostinatamente irrigidita). Ora si discute su un atterraggio morbido dei mercati, dopo le vette di questi mesi, e sulla sospirata ripresa dell’obbligazionario. Prevedere cosa succederà non è facile, in questi casi buona norma è la prudenza: non aumentare l’esposizione ed aspettare che la nebbia si dissolva.

IL NOSTROMO