Qualcuno ricorderà gli ultimi tempi del mandato del (poco) compianto Presidente Cossiga quando, forse ormai deciso a dimettersi, iniziò a togliersi sassolini e macigni dalle scarpe, lanciando picconate a destra e a manca. Più o meno la stessa sindrome che sembra dilagare in questi giorni. Da un lato il Segretario della Nato Stoltenberg (nomen omen) arrivato a fine mandato, ha invocato il diritto di Kiev di colpire obiettivi militari legittimi al di fuori dell'Ucraina, come se esistesse un diritto inalienabile a muovere guerra fuori dei propri confini nazionali, e non quello alla difesa del proprio territorio.

Dall’altro papa Francesco che, dal chi sono io per giudicare i gay degli inizi del papato è passato all’anatema contro la frociaggine in seminario. Anche lui, fulminato sulla strada del politically uncorrect, non è che starà pensando a dimettersi e allora “muoia Sansone con tutti i filistei”? Sia chiaro, il Nostromo è un convinto assertore di tutte le libertà e non ha assolutamente niente contro i gay, ma questa uscita disruptive di Francesco ha tutta la sua simpatia.

E a proposito di fine periodo, anche il lungo predominio del toro sulle borse prima o poi dovrà finire, magari proprio a causa dell’instabilità geopolitica che minaccia di esplodere da un momento all’altro. Allora, attenzione alla rapidità della discesa, che può fare molto male a chi si è esposto troppo. In settimana arriverà il primo calo dei tassi della BCE, potrebbe essere una buona occasione per l’ultima incursione prima del ritiro in buon ordine.

IL NOSTROMO