AVVISO AI NAVIGANTI - OGNUNO FESTEGGIA COME PUÓ
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Mentre si sta consumando il devastante attacco di missili e droni degli ayatollah a Israele, quella che si avvia a diventare la maggioranza (quanto meno culturale) degli Italiani - il popolo di Maometto e i woke nostrani che inneggiano ad Hamas - sta ancora festeggiando la fine del Ramadan. Gli altri, come il popolo del Titanic, festeggiano come possono. Magari al Vinitaly, dove incontreranno la Giorgia nazionale e il cognato campione di sovranismo alimentare.
Chi non festeggia, ahimè, è la pitonessa, che appena incassata la fiducia (pelosa) dai colleghi senatori, si è vista recapitare una nuova letterina con l’accusa di falso in bilancio. Il Nostromo non ha mai avuto simpatia per la mano pesante delle Procure, e le accuse andranno verificate in giudizio, ma la bella di Cuneo oggettivamente non la sopporta più nessuno. E anche lei stessa ha perso un po’ di lucidità, tanto da attribuire il Gattopardo a Lucchini. Forse andrebbe ripensato il vecchio adagio: parlate di me, anche male, purché ne parliate. Arriva per tutti il momento in cui è meglio ritirarsi in silenzio e lontano dai riflettori.
E non festeggiano neanche i mercati, che accusano il colpo della ripresa dell’inflazione e della resistenza dei banchieri centrali a ridurre i tassi. Il Medioriente in fiamme spinge il prezzo del petrolio e fa alzare il livello di guardia. Dopo tanto correre, anche le borse cominciano ad accorgersi di non essere sulla turris eburnea: niente di imprevisto, ma la prudenza è d’obbligo.
IL NOSTROMO
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