Ottobre 2019

Riusciremo mai a ripagare il debito?

1 October 2019 | By Marco Parlangeli
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Il debito pubblico del nostro paese, come abbiamo visto nei precedenti articoli, è di circa 2.386,2 miliari di Euro, equivalente a 93.000 € a famiglia: rappresenta circa il 135% del Prodotto Interno Lordo, ovvero del totale dei redditi prodotti in un anno nel paese. Ciò significa che occorrerebbe il prodotto di un anno e tre mesi per ripagare il debito: come se una famiglia che incassa 50.000 € di stipendi in un anno, avesse un debito di 70.000 €, o un’azienda che fattura un milione all’anno avesse debiti per 1,34 milioni. Sono livelli che nessuno potrebbe sostenere, forse neanche nel breve o

AVVISO AI NAVIGANTI - I mercati come Forrest Gump

Alla fine di una corsa ininterrotta di giorni e giorni lungo strade, ponti, valli, durante la quale una moltitudine di gente si unisce al maratoneta, senza sapere dove andare né perché, Forrest Gump si ferma e dice "sono un po' stanchino". Così il mercato, dopo mesi di corsa e prezzi in crescita, si è reso conto di essere "un po' stanchino" e si è fermato, anzi è sceso invertendo la tendenza. Difficile che continui a crescere ai ritmi del recente passato, ma tutto sommato lo stop è fisiologico, almeno fino ad ora. Qualche lampo in lontananza e l'eco di tuoni indistinti non sempre significano

Star Wars: la guerra tecnologica e commerciale tra USA e Cina
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Marco Parlangeli Mar, 10/08/2019 - 07:39

Così come l’era di Ronald Reagan è ricordata per la guerra degli scudi spaziali con l’ex Unione Sovietica, quella di Donald Trump verrà ricordata per la guerra commerciale, ma soprattutto tecnologica, con la Cina. In entrambi i casi si tratta di conflitti molto aspri, con ingenti impieghi di risorse finanziarie e senza (o con molto limitati) aspetti militari. C’è tuttavia una differenza fondamentale: mentre Reagan vinse la sua guerra e riuscì a dare una spallata decisiva al regime sovietico, Trump (o il suo successore, nel caso probabile che la durata ecceda il suo mandato) è destianto a

Una bella intervista di Duccio RUGANI

Nello spazio tradizionalmente dedicato all' "Avviso ai naviganti", pubblichiamo questa settimana una bella intervista di Duccio RUGANI uscita nei giorni scorsi sul blog www.quinewssiena.it dove si parla fra l'altro di SIENA e dei suoi problemi. Il Nostromo tornerà a dispensare i suoi consigli su mercati e navigazione il prossimo fine settimana. Buona lettura e buona domenica a tutti. https://www.quinewssiena.it/siena-marco-parlangeli-e-la-finanza-a-misur…

I falsi miti: numero dei parlamentari
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Marco Parlangeli Mar, 10/15/2019 - 07:33

Una vecchia ma illuminante storiella raccontava di un tale che, incontrando un amico, gli descriveva la sua paura per aver visto una macchina che procedeva contro senso nella sua corsia di autostrada. Al che l’altro, ribatteva : “Uno solo? Pensa che io stamani vedevo TUTTE le auto che andavano in senso contrario...”. Talvolta questo è proprio quello che succede leggendo i giornali o guardando la TV: si sentono giudizi e opinioni che vengono quasi dati per scontati, implicitamente assumendo che tutti siano o debbano essere d’accordo. In realtà, se ci si ferma a riflettere, ci accorgiamo che in

AVVISO AI NAVIGANTI - Ottobre di penitenza

Tradizionalmente il mese di ottobre è un mese di penitenza, e anche i mercati si sono adeguati. Ma il Nostromo ritiene che fino al Natale qualche soddisfazione ce la possiamo togliere. Con prudenza e selezionando gli oggetti, può essere il momento di prepararsi alle feste di fine anno, complice la anche Brexit (se finalmente arriveremo all'ultima slide), il clima più disteso dei negoziati USA - CINA e la liquidità del sistema, ancora alta. Nel 2020 poi non sappiamo cosa succederà, ma questa è un'altra storia. IL NOSTROMO

Sparsa le trecce morbide...
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Marco Parlangeli Mar, 10/22/2019 - 07:50

Il dolore di Ermengarda nell’Adelchi manzoniano – rinnovato a ogni generazione di studenti di latino alle prese con l’accusativo alla greca – per aver appreso che il marito che l’aveva abbandonata si era nuovamente sposato, richiama il dolore della treccia più famosa di oggi, quella di Greta Thunberg, per il degrado del pianeta. Dobbiamo confessare che le sempre più frequenti apparizioni sui media di Greta Thunberg e le lezioncine che dispensa - con il consenso e anzi l’appoggio delle classi dominanti – tanto da farle fare un intervento alle Nazioni Unite davanti ai grandi della Terra – ci

AVVISO AI NAVIGANTI - Tempo di correre

Il decennio si chiuderà bene, salvo eventi imprevisti. La tregua fra USA e Cina porterà all'accordo di fine novembre e il rissoso parlamento inglese non potrà tenere in scacco la Brexit ancora per molto. Ci restano ancora due mesi buoni di mercato - parliamo ovviamente dell'azionario - per mettere fieno in cascina con qualche uscita corsara. Il consiglio del Nostromo è di monitorare i titoli che hanno buona salute e prospettive (ognuno ha la sua play-list), entrare a gamba tesa quando il mercato scende oltre il 2/3 per cento e uscire in profitto appena si torna un altro 2/3 per cento sopra. Si

Com'era bella la mia valle...

29 October 2019 | By Marco Parlangeli
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Volendo ancora parlare di ambiente e di business, cerchiamo di evitare i riferimenti a Greta e alle manipolazioni ad effetto, più o meno interessate. Siccome tutto (o quasi) alla fine ha un connotato economico, è evidente che la rinnovata e diffusa sensibilità ecologica presenta conseguenze importanti anche da questo punto di vista, tanto che si parla molto – spesso troppo – di green economy. Secondo la bibbia dei tempi di Internet, Wikipedia, si definisce economia verde (in inglese green economy), o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende