Lo spettro del 2011 alligna sulla Giorgia nazionale, anche se lei fa di tutto per esorcizzarlo. Mai un governo tecnico, dice elegantemente scazzifottita la premier. E probabilmente ha ragione, ma non per la forza della sua coalizione – che anzi ogni tanto zoppica – quanto per l’assenza di un Presidente della Repubblica come quello del 2011. Allora, forzando la prassi e forse anche la lettera della Costituzione, il compianto re Giorgio invitò graziosamente Papi a farsi da parte e agevolò la formazione del Governo Monti, ricordato ahimè come uno dei peggiori della storia recente. Non che non ne